La serata dedicata alla dodicesima edizione del Premio Luchetta, svoltasi giovedì 2 luglio al Politeama Rossetti di Trieste, si è aperta con tre spot realizzati da Dante Spinotti sul Friuli Venezia Giulia, in occasione dell’EXPO 2015. A introdurre i vari filmati e i personaggi invitati è stata la giornalista della sede RAI del FVG Marinella Chirico. I video dedicati alla regione hanno messo in rilievo – grazie anche alla voce narrante di Mario Mirasola – i prodotti locali e le meraviglie naturali ed architettoniche che offre questo nostro territorio. A portare i saluti della Presidente della Regione Debora Serracchiani è stato l’Assessore regionale delle Finanze Francesco Peroni, il quale ha sottolineato che la presenza del FVG all’EXPO è fondata sull’eccellenza e sulla continua ricerca rivolta all’innovazione.
La parola è poi passata al Sindaco Michele Leon di San Giorgio della Richinvelda, che ha ripercorso brevemente la storia della Barbatella (vite) di Rauscedo, con la quale si produce uno dei più buoni vini italiani, che si può gustare all’interno del Giardino della Biodiversità italiana dell’EXPO.
Tra i prodotti del FVG presenti all’EXPO, ci sono anche le prelibatezze dello Chef stellato Emanuele Scarello, unite alla musica del compositore e pianista Remo Anzovino. Entrambi presenti alla prima parte della serata – dedicata agli spot sul FVG – che si è conclusa con il brano “Tabù” di Anzovino.
In questa cornice davvero suggestiva, si è poi svolto uno dei più prestigiosi premi per la città di Trieste e non solo: il Premio Giornalistico Luchetta, istituito nel 2004 per ricordare “i nostri angeli”: il giornalista Marco Luchetta, l’operatore Alessandro Ota, il specializzato di ripresa Dario D’Angelo – della troupe della sede RAI di Trieste – morti nel 1994, a Mostar Est, durante quella che fu la guerra dei Balcani. Ciò che successe a Mostar, a quel ponte secolare, alle migliaia di morti, ancora oggi viene ricordato; perché nulla scompare senza lasciare un segno. Il Premio Luchetta è dedicato anche ad un altro operatore, Miran Horvatin, assassinato qualche mese più tardi a Mogadiscio.
Ad aprire e a chiudere la dodicesima edizione di questo premio giornalistico, sono stati gli Spritz For Five (un gruppo di giovani cantanti conosciuto a livello locale e non, anche per aver partecipato a “X Factor”); mentre Alberto Matano, giornalista del TG1, con grande professionalità, ha condotto questa memorabile serata.
Il tema predominante di questo evento era incentrato sulla condizione dei bambini nel mondo; il primo ad essere premiato, con il premio per il miglior reportage TV, è stato Pablo Trincia (Anno Uno. La7), il quale ha ribadito che: “Per raccontare un grande evento, c’è il bisogno che una storia arrivi al cuore”.
La giornalista Elena Molinari (Avvenire) ha ricevuto il premio “stampa italiana”, per aver scritto un articolo sulla strage dei bambini afroamericani negli USA; mentre il Premio “FriulAdria Testimoni della Storia” è andato a Ferruccio de Bortoli.
Il primo tempo si è concluso con Giovanna Botteri – corrispondente dagli Stati Uniti – la quale ha ricevuto, da Daniela Luchetta, il Premio Speciale Luchetta 2015, per aver raccontato, per più di trent’anni, fatti importanti da varie parti del mondo.
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Ad aprire la seconda parte della serata è stato il cantante Ron, accompagnato da una violoncellista, che ha allietato il pubblico con due sue canzoni: “Una città per cantare” e “Il gigante e la bambina”.
Le premiazioni sono poi proseguite; il premio “Tv news” è stato assegnato all’inglese Jonathan Rugman, per il suo reportage girato nel 2014 su un elicottero che stava dando il suo aiuto ai rifugiati curdi; il giorno dopo ad aver girato tale reportage – ha raccontato Rugman – lo stesso elicottero precipitò.
Anche la fotografia fa perte del giornalismo: racconta per immagini ciò che gli occhi vedono, ciò che non sempre le parole riescono ad esprimere; e quest’anno, a ricevere il premio “fotografia” è stato il fotografo spagnolo JM Lopez, con la sua foto – pubblicata sul giornale “El Pais” – ritraente alcuni bambini somali, che giocano in un posto ormai devastato dalle tante guerre.
Il premio “Stampa internazionale” è andato invece alla giornalista francese Emilie Blachere di Paris Match, la quale ha messo nero su bianco ciò che aveva visto durante la guerra a Donetsk, in Ucraina.
A conclusione della serata, a salire sul palco per consegnare il Premio Luchetta “I nostri angeli” – istituito quest’anno – a Don Sciortino di Famiglia Cristiana, è stato il portavoce dell’UNICEF Italia Andrea Iacomini, che ha annunciato la costruzione di un muro, il muro del bambino che prenderà il nome di “Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin Alpi”, il quale, dividendo il confine tra Siria e Giordania, salverà la vita di molti ragazzi.
Tra una premiazione e l’altra il pubblico ha potuto assaporare dei piccoli momenti di varietà con le esibizioni di alcuni artisti: Piero Mazzocchetti ha cantato “Un amore così grande”, il rapper Kaligola “Oltre il giardino”, mentre Alessandro Frola ha portato un’anteprima del musical “Billy Elliot” con la regia di Massimo Romeo Piparo, che partirà dal Teatro Sistina, per poi proseguire in giro per l’Italia. Alessandro Frola, nel ruolo di Billy Elliot, si è destreggiato meravigliosamente in un numero eccezionale, dimostrando la sua bravura e leggerezza nel danzare.
Una serata per ricordare, una serata di emozioni.
Il Premio Luchetta verrà trasmesso il 10 luglio su RAI 1, in seconda serata.
Nadia Pastorcich © centoParole – riproduzione riservata.
Foto concesse gentilmente da Massimo Petrossi