Rompere delle barriere; uscire da una prigione per una nuova alchimia: intervista a Daniele Bonnes

Intervista di Daniele Bonnes

Mi sono accorto nella prima intervista, intanto che è stato bellissimo, spunti stupendi
e un’artista che ci ha dato e darà tante emozioni e poi un’altra cosa. Parlando con
Lorenzo, l’amico di una vita. Forse, analizziamo troppo.
Abbiamo allenato tanto il pensiero e quando ci stupiamo, abbiamo sempre voglia di andare più in fondo.
E questo ci è sempre apparso stupendo. E negli altri anche, incantatore.
Ma parlando con @citronellalala, in effetti la connessione con certe energie e vibrazioni si
traducono in disegno e non c’è da chiedersi altro.
Ognuno vede se stesso in ogni opera. Ed è una verità che sento reale.
Questa seconda intervista mi onora.

Sono capitato a scoprire i @rathauz seguendo le attività di Big Fish e la sua @donermusic.
Si sa che Big Fish ha un talento innato a trovare qualità e valore.
E anche questa volta non ha sbagliato.
Ho iniziato con “Fanqulo” ed è stato un innamoramento, anzi, una fologorazione.
Un’opera di tre anni fa. Ancor prima di Big Fish.
Una scossa che mescolava, dalla citazione iniziale di quella famosa galleria dove il leader dei Prodigy faceva headbanging con i suoi capelli rosa acconciati a corna. Firestarter era quel tunnel, quella galleria piena di emozioni e inquietudine che ognuno di noi, nella
ricerca dell’equlibrio ha.
Non mi piace citare, come dicevo nella passata intervista, quindi con i @rathauz non ho assolutamente intenzione di metterli in un cassetto, catalogarli perchè, come la ragione fa, quest’azione è strutturata apposta per aver meno paura delle cose.
Quando una cosa la si può definire, possiamo essere sicuri che, riconoscendola, non ci potrà danneggiare. Con l’arte..o in generale no.

I @rathauz non voglio capirli, non li voglio esaurire, voglio fare come si fa con la
bellezza in generale.
Guardarla e avere sempre mille rimandi ad altri significati e pensieri.
Come si fa di un’opera d’arte. Nulla di cerebrale.
Sensazioni che quindi, non possono mai cogliersi pienamente con le parole.
Le parole, seppur straordinarie e attivanti, sono sempre un limite al silenzio che contiene tutto.
Bene, @rathauz comunque sono due fratelli, non importa da dove, come mi diceva @citronellalala, o forse loro ci tengono a dire da dove vengono.. glielo chiederò fra poco. Comunque sono il futuro. Sembra che vengano dal profondo delle interiora, dal buco dentro
l’oceano scavato con una trivella, dallo spazio siderale stroboscopico, dal sesso violento alla castità, dal laboratorio della teoria delle stringhe alla lancia affilata del guerriero, dalla sommossa popolare alle dosi calibrate di simboli alchemici, dall’alta geometria al picco della montagna. Che bello! Bravi, originali.

In un Amore, che non è mai idolatria squilibrata e fanatismo, mi piace pensare che la scelta visual dei video, quando diventa accesa e spenta, accesa e spenta, in una strobo incredibile, sia studiata con le frequenze dei suoni bineurali, che possano attivare le onde gamma del nostro cervello.
Mischio così, sicuramente i miei studi e tutto ciò che mi ha affascinato con loro.
Non ho voluto rivedere me dentro di loro, ma tentare di essere loro.
Nell’immedesimazione ho visto tanto misterioso Amore che mi ha sconquassato.
E quando è così.
Va bene. Ora, non vedo l’ora di parlare con loro e conoscerli a fondo.
Non voglio avere aspettative, come si fa, nel mitico e quasi irreale, Amore
incondizionato.

Aldilà del loro mondo interno, che in realtà mi affascina ancora di più delle opere, comunque sia, li ringrazio.
Quello che hanno fatto uscire da loro è già toccante, dalla voce, dall’utilizzo della voce, dagli effetti, dalle melodie, dalle citazioni, dai video futuristici, ecco perchè Rathauz Lab, quel lavoro artigiano ed elettronico, di impulsi cerebrali e frequenze, di satelliti e stallatiti, me lo sono goduto.
E quelle canzoni, quei brani, quelle espressioni rimarranno. Per sempre. Grazie, ragazzi!
Avanti così!

  1. Ciao ragazzi e intanto complimenti, intanto siete usciti lo scorso
    anno il 31 maggio che è il giorno del mio compleanno. Voi di che segno zodiacale
    siete e che ascendente avete?
    Io sono Ariete, mio fratello Pesci ma l’ascendente non ho idea.
  2. Per voi che significato ha, cos’è e quanta potenza ha l’urlo?
    L’urlo ha sia un significato pratico, quello che ti permette di sfogarti, di
    fare il pezzo carico, aggressivo e invece come significato legato a quello che si vuole
    esprimere, può esprimere varie sensazioni, in ogni pezzo c’è una sensazione diversa.
    L’urlo è sempre un qualcosa che rompe, che vuole rompere delle barriere, che vuole
    uscire da una prigione.
  3. Quanto tempo passate in silenzio? Fra l’altro come scrivevo
    nell’intro, allora è vero che avete approfondito i suoni bineurali?
    Abbiamo due caratteri opposti, io sono una persona che parla di più, mio
    fratello parla meno, alla fine non ci parliamo molto. Sono più le parti di silenzio, poi
    quando si va a produrre lì si parla, su cosa si vuole produrre e su cosa si vuole
    esprimere. Interessanti sì gli impulsi bineurali, un pezzo dell’album è proprio ispirato
    a questo.
  4. L’headbanging, scuotere la testa, per voi che significato ha,
    credete che come i Sufi che danzano arrivando all’estasi, lo scuotimento del cervello
    possa modificare anche qualcosa internamente?
    Se lo fai, qualcosa probabilmente ti modifica il cervello. Basta anche
    provarci, sicuro qualcosa succede. Per noi l’headbanging è qualcosa di più legato al
    live, al concerto, all’aggressività, di fare qualcosa di più estremo.
    E’ più come espressione, un seguire il ritmo. Non cerchiamo questo significato più
    “mistico”.
  5. L’aspetto visual lo metterei proprio in equilibrio assieme alla
    musica e alle canzoni. Mi stupisce ed emoziona contemporaneamente. E’ un lavoro e
    processo che curate assieme o vi dividete i compiti?
    Il progetto visual è legato al progetto musicale. Non si può dividere, è
    tutto fatto in un unico blocco. A livello di compiti, io mi occupo della parte di musica
    e mio fratello del cantato, dei testi e dei video.
  6. Come in premessa non Amo troppo le citazioni e i riferimenti e
    nel vostro caso sia per la palese volontà di originalità che avete e per le miriadi di
    connessioni che si possono fare sarebbero numerosissime. D’altronde penso che
    siamo fatti di tutto. Ma in questo periodo c’è qualche tema che più vi affascina di
    altri?
    Internet e il 5g.
  7. che pensate di internet e 5g?
    Il 5g perchè sarà probabilmente il tema che cambierà tutta la nostra vita,
    dall’aspetto della politica, della libertà, di quello che si può fare.
    Già ora internet ci permette per esempio di essere chiusi in quarantena.
    Potrà dare sia cambiamenti positivi che cambiamenti negativi, chi lo sa se fosse
    meglio prima o dopo. E’ un vaso di Pandora(prima di aprirlo).
  8. Ho provato sia una fisicità terrena da scavo e da bunker che
    degli slanci aperti verso lo spirito. E’ un aspetto che tentate di tenere in equilibrio
    dentro di voi o tendete più da una parte piuttosto che un’altra?
    C’è sempre una tensione, la voglia è sempre quella di superare i limiti delle
    cose terrene ma ovviamente senza limite da superare non puoi superare niente e non
    avrebbe senso. Non penso ci sia una parte che vince.
  9. Sognate spesso? E quali sogni fate e ne avete di ricorrenti?
    Se riesco a dormire più di 4 ore sì. Però non ci sono dei sogni ricorrenti,
    magari però a volte nel sonno/sogno si trova qualche illuminazione.
  10. Qual è il vostro più grande desiderio in questo momento e
    pensando di arrivare alla fine e girarvi indietro, cosa vorreste vedere di voi?
    Difficile domanda, ci sono un sacco di cose che si possono desiderare e
    che possono renderti la vita degna di essere vissuta. Ci limitiamo ad esprimerci e a
    risponderti a livello musicale… a livello musicale il nostro desiderio è fare i nostri live
    nel modo in cui abbiamo sempre desiderato, come li facciamo nello spazio apposito
    che abbiamo allestito e ovviamente anche portarlo in giro. Per la parte del guardarsi
    indietro è ancora più difficile, secondo me lo puoi sapere solo nel momento in cui ti
    guardi indietro ed osservi con oggettività se hai fatto qualcosa di valido.
  11. Preferite analizzare in profondità le vostre creazioni e parlarne
    fra di voi, con gli amici, o preferite che parli l’opera per voi?
    L’opera.
  12. Come nell’alchimia, pensate che ci sia qualche codice,
    combinazione o dose non ancora scoperta o provata che possa far scaturire qualcosa
    di speciale o aprire portali in cui nessuno è mai andato?
    Beh penso a tutto quello che c’è ancora da scoprire, all’inizio appena si
    inizia ad intuire qualcosa di nuovo lo vedi come un’alchimia, poi quando è provata
    diventa conoscenza, e poi magari diventa anche una cosa noiosa/scontata…per cui
    penso ci sia ancora dello spazio per qualche nuova “alchimia”.
  13. Cosa pensate dell’attrazione e delle coincidenze?
    Penso che l’attrazione con ipotetici mezzi e risorse infinite la puoi creare
    dal nulla o distruggere a piacimento
    Mentre per quanto riguarda le coincidenze che a volte sono troppo strane per essere
    coincidenze, ma lo dicono tutti alla fine :))
  14. Ci sono altre forme d’arte che amate godere da spettatori o che
    già sperimentate o vi piacerebbe sperimentare?
    A livello di spettatori si un po’ tutte, a livello di realizzazione ti posso dire
    che mio fratello quello che canta in quasi tutti i pezzi ha un suo progetto parallelo di
    arti visive, in ogni caso penso che una cosa che piacerebbe ad entrambi sarebbe
    cimentarsi nel realizzare un videogame come forma d’arte.
  15. Ve l’ho anticipato già che vi vorrò alla prima puntata di un
    nuovo format su YouTube che stiamo preparando, com’è il vostro live set? E’ sempre
    lo stesso o cambia in base alla location e alla situazione?
    Diciamo che per esigenze può cambiare in base al luogo ma puntiamo a
    mantenerlo sempre fedele e completo rispetto alle idee che abbiamo.
    Infatti abbiamo anche allestito come ti dicevo prima uno spazio attrezzato con tutto
    per fare il live al 100%.
    Al momento c’è un playback audio e video, un cantante più doppia voce e poi
    all’occorrenza accompagnamento strumentale per quanto riguarda a livello
    tecnico….poi ci sono degli intermezzi in cui viene coinvolto il pubblico, nel nostro
    spazio c’è una struttura che permette sia di essere un “palco” sia di creare momenti di
    coinvolgimento con il pubblico.
  16. Quali sono gli strumenti e programmi che utilizzate per la
    musica e la parte visual?
    Per la parte musica Ableton e strumenti fisici, per video premiere e vari
    tipi di camere che vanno dalla classica digitale all’analogica in base al video.
  17. Come vi siete avvicinati a queste forme?
    Sempre fatta fin da bambini rubando la telecamera di mio padre oppure
    con i demo di programmi musicali che ti regalavano nelle riviste o altro…poi mi è
    sempre piaciuta la produzione musicale in tanti generi diversi.
  18. C’è qualche emozione particolare o pensiero specifico che
    vorreste suscitare in chi ascolta i vostri pezzi?
    Comunque tra tutte le tracce che sono tante penso ce ne sia una per ogni
    emozione, forse il filo conduttore, quella preponderante è quella del liberarsi di una
    qualche gabbia come dicevamo all inizio.
  19. Progetti futuri e presenti che state creando?
    Continuiamo a fare musica ma presto al momento per parlarne.
    E live nel frattempo.
    Grazie.

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