Il Wu Wei: il concetto di non-azione è tendenza 2019

Ogni anno si scoprono e salgono all’apice d’interesse migliaia di trend e tendenze destinate a consolidarsi o a sparire negli anni successivi.
Chi più chi meno resta affascinato da ciò che è di moda oggi a confronto con i trend che erano in voga anni addietro e Facebook lo sa bene.
Infatti, il noto Social Network, ha pubblicato per il 2019 un ‘Report su argomenti e tendenze di Facebook IQ’, ovvero un approfondimento sui numerosi argomenti di conversazione che sono subentrati nel 2018 e che probabilmente acquisiranno maggior successo a partire dal 2019.
Il report è suddiviso in 7 categorie, una tra le quali è la sezione ‘Mind and Body’ che ha, come sottoinsieme, una parte dedicata al ‘Productivity Hacks’, ovvero ai modi per incrementare la propria produttività sul lavoro.
Secondo questa statistica, uno dei trend che potrebbe investire il 2019 in questo campo è il precetto taoista Wu Wei: infatti questa pratica risulta molto cercata nel corso del 2018, sia da uomini che da donne.
Questo concetto è di Non-azione, ovvero il cercare di raggiungere un’armonia con la natura tale da rendere il flusso di coscienza fluido e libero da ogni preoccupazione.
La pratica viene spesso paragonata all’acqua la quale, anche se leggera e fragile , riesce ad adattarsi ad ogni recipiente e col tempo è in grado di erodere rocce.
Il Wu Wei non è dunque un incitamento alla passività, bensì una disciplina atta all’accettazione delle trasformazioni del mondo circostante e quindi alla costante attenzione ad esse.
L’insegnamento principale è dunque la spontaneità: riuscire ad agire in maniera naturale, spoglio da tensioni e preoccupazioni. A riprova che la passività non è parte integrante del Wu Wei, uno dei principi cardine della disciplina è il ‘Non dobbiamo lasciare niente da fare’, perché l’obiettivo resta comunque conquistare ciò che si desidera.
In Occidente si sente sempre più parlare di questa pratica, ma spesso con un fraintendimento in retroscena.
Infatti il preconcetto taoista viene spesso interpretato come un produrre rimanendo inattivi.
Questa metodologia di pensiero è intrinseca nella società contemporanea, imperniata dal culto della comodità dove si ha una biforcazione paradossale tra il voler produrre il più possibile e l’ottenere risultati con un impegno minimo.
Il Wu Wei è invece una disciplina complessa e di difficile attuazione, basata sulla scelta di azioni razionali che, a piccoli passi, portano alla realizzazione del proprio obiettivo.
La fretta, l’avventatezza e l’impazienza sono caratteri di squilibrio che portano sofferenza e preoccupazione secondo questo filone di pensiero.
Il senso comune porterà sempre alla ricerca del minor dispendio di energia possibile, motivo per il quale, spesso fraintendendo il significato, il Wu Wei è diventata quasi un Trend Topic del 2018.
Necessario dunque fare una distinzione tra il voler raggiungere grandi obiettivi senza sforzo, indice di una oziosità e di un annichilimento collettivo, e il voler raggiungere lo stesso obiettivo ma avendo un minore dispendio di energie, dunque ingegnandosi e imparando a gestire al meglio la propria efficienza.
Il Wu Wei appartiene al secondo caso e, se appreso e non equivocato, può essere un ottimo metodo per la gestione dei propri compiti e traguardi.

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