Chiara, Eleonora e Anna: Les Babettes, on stage!

Les_BabettesSi definiscono ‘attuali, spiritose, affascinanti, eleganti e autoironiche’: chi sono?

Sono Anna De Giovanni, Chiara Gelmini, Eleonora Lana – in arte  “Les Babettes”, il trio vocale rivelazione nel panorama musicale prima triestino e ora italiano;  un successo, il loro, letteralmente esploso nel corso dell’ultimo anno. L’esperienza artistica delle “Babettes”, iniziata nel settembre 2013 dalla pedana estiva della Stazione Rogers per poi continuare sul palco del Teatro Miela in compagnia del “Pupkin Cabaret”, divenuta spumeggiante al Caffè San Marco per il Carnevale 1914 (il centenario dello storico caffè), appassionante al Teatro Rossetti in occasione dell’ Antepremio Luchetta (trasmesso anche da RAI UNO), e proseguita in molti altri appuntamenti, non accenna a perdere mordente e le ha portate a confrontarsi con moltissimi altri cantanti dalla platea del programma “X Factor” di SKY.  Se volete sostenere il loro percorso a “X Factor” potete votarle qui.

Cosa le contraddistingue?

Originalità, ed una travolgente energia che emanano durante i loro concerti, concerti in cui trovano spazio gli arrangiamenti di grandi classici, trìi vocali anni Trenta e Quaranta, il Musical, i canti tradizionali e le opere dello straordinario e compianto musicista triestino Lelio Luttazzi. Tutto questo reso ancora più allegro dalle coreografie con i ventagli, i boa di piume, gli abiti dell’epoca e un’ondata travolgente di sorrisi – un’allegria che può diventare per un attimo malinconica – l’allegra malinconia, proprio quella, di Luttazzi.

Le abbiamo incontrate – in uno spiritoso dialogo fra una, e tre – per scoprire qualcosa di più su di loro.

Come vi siete conosciute? Com’è nata l’avventura di “Les Babettes”?

Les Babettes - Caffè San Marco TriesteEleonora: “Per un po’ di tempo non ho vissuto a Trieste ma a Bologna, dove ho assistito ad un concerto delle ‘Puppini Sisters’, e ne sono rimasta entusiasta, mi ha emozionata tantissimo. Ho pensato che mi sarebbe piaciuto coinvolgere qualcuno a Trieste e proporgli qualcosa di simile. Avevo in mente di coinvolgere Chiara – io e lei cantavamo nel coro delle voci bianche di Trieste quando eravamo più piccole. Cercavo qualcuno che sapesse stare sul palco, il mio obiettivo era quello di creare uno spettacolo a tutto tondo, a trecentosessanta gradi. Nel 2011 abbiamo conosciuto anche Anna e abbiamo pensato a questo progetto, abbiamo dato vita a “Les Babettes”. Nessuna di noi aveva mai cantato in un trio e per imparare ci siamo ispirate ai gruppi vocali anni Trenta; questo genere di musica retrò ha dentro di se una certa eleganza, con cui ci sentiamo in sintonia. Provando abbiamo scoperto le nostre voci stavano bene assieme, c’era coesione. Certo, cantare in un trio ti lega per forza ad un repertorio limitato, ma dopo qualche tempo abbiamo provato ad fare l’arrangiamento di pezzi non Swing… e ha funzionato. Non vogliamo essere solo una Cover Band nostalgica.”

Les Babettes - Caffè San Marco TriesteAnna:  “All’inizio la scelta dei pezzi era indirizzata verso un insieme coerente: abbiamo arrangiato dei pezzi anni Settanta e Novanta e li abbiamo resi Swing, la spinta era quella di puntare su qualsiasi cosa, volevamo sbizzarrirci in altre dimensioni musicali. L’ultimo esperimento è stato con Maxino, che ha scritto per noi un brano Pop e allo stesso tempo Swing.”

Chiara: “Poi per impegni vari siamo riuscite a fare il nostro primo concerto solo un paio d’anni dopo, precisamente a settembre 2013 alla Stazione Rogers.”

Anna: “Già, era il 13 settembre. Come dimenticare questa data!”

Quando nasce il vostro amore per la musica e il canto?

Anna : “Da piccola avevo partecipato ad alcuni corsi propedeutici di canto, ma la mia esperienza in quest’ambito si è intensificata qualche anno dopo,  alle superiori.”

Les Babettes - Caffè San Marco TriesteChiara: “La musica mi è sempre piaciuta, all’inizio non ricordavo i titoli delle canzoni né i nomi degli autori – mi piaceva ascoltarla, tutto qui. Una delle persone che può avermi influenzata in questo campo è stato senz’altro mio fratello: era lui che me la faceva ascoltare. Per me la musica è sempre stata legata all’esperienza che ho fatto da piccola con il coro, un’esperienza davvero incredibile. Cantavamo anche al Teatro Verdi, in occasione di alcune opere. L’ambiente del teatro era magico, mi è stato chiesto di fare la corista e non mi è mai passato per la mente di cantare da sola, mi trovo a mio agio cantando insieme ad altri.”

Eleonora: “Io provengo da una famiglia di musicisti: lo erano sia i miei genitori che i miei nonni. Il mio primo approccio con la musica è stato a tre anni, con il coro sociale. È l’esperienza che mi è rimasta più dentro. Sono diplomata al Conservatorio, in pianoforte, ma il canto è rimasta sempre una fissazione per me, l’ho sempre cercato.”

Dal palco del Teatro Miela di Trieste a quello di “X Factor” in televisione, nel giro di pochissimo tempo …

Anna: ”È vero, c’è stata un’esplosione di successo, siamo passate dal palco del Teatro Miela, dove abbiamo collaborato con il “Pupkin Cabaret”, poi c’è stato l’incontro con la RAI, con i “Bombi Inconsapevoli”, successivamente ci hanno scelto per un’esibizione al Rossetti durante l’anteprima del Premio Luchetta. ‘X Factor’? L’abbiamo preso subito come un gioco, io continuavo a ripetermi: ‘tanto non ci prendono’. Partendo da questa frase, però, ci siamo ritrovate a giocare duro, la concorrenza è spietata, c’è molta competizione. Qualsiasi cosa succederà noi cerchiamo di dare il massimo, di fare il nostro show.”

E riguardo il concerto in occasione del centenario del Caffè San Marco  – il ‘Carnevale 1914’?

Chiara: “È  stato il primo concerto in cui avevamo a disposizione un pianoforte. L’occasione era perfetta, il posto perfetto per noi, e l’atmosfera semplicemente straordinaria. Era come se fossimo al posto giusto nel momento giusto: quel concerto è stato memorabile, imbattibile, era come se facessimo parte della Storia di quel luogo. La risposta del pubblico è stata eccezionale: il pubblico era caloroso, acceso. Una cosa meravigliosa è che nel giro di un anno ho conosciuto un sacco di persone nuove, c’è molta gente che incontro in giro alla quale non serve nemmeno dire che sono una delle “Babettes”, lo sanno già; questo ti da una sensazione di calore incredibile.”

 

 

Al Caffè San Marco, e sul Web, ci sono moltissime foto di quella serata. Cosa pensate della fotografia? Vi piace?

Chiara: “La fotografia mi piace molto, a Venezia l’ho anche studiata. Mi piace molto andare in giro con la Reflex a scattare foto, sopratutto durante i viaggi.”

Anna: “Mi piace, la fotografia, ma non riesco sempre a distinguere fra chi fa foto di qualità e chi è un furbetto … non ho le competenze necessarie. Con l’eccessiva disponibilità d’immagini, di fotografie, mi sono un po’ disorientata … è un’epoca difficile, per la fotografia. Ce ne sono troppe.”

Les Babettes - Stazione Rogers Trieste (foto di Giuliana Milos)Altre passioni?

Eleonora: “Assolutamente il Tango!”

Chiara: “I balli folk, il disegno, il teatro e la recitazione, i viaggi, i libri …ne ho davvero tante; ah si, anche coltivare l’orto e raccogliere le more!”

Anna: “In questo momento non ho molto spazio per coltivare altre passioni oltre il canto, sto scrivendo la mia tesi universitaria, ma una cosa che vorrei riprendere a fare è frequentare il mondo circense. C’è una scuola di circo a Muggia.”

Una canzone che vi è rimasta nel cuore?

Eleonora: “Don’t stop me now.”

Anna :”Io ne ho due… ‘Blowin in the wind’ e ‘Perfect Day’.”

Chiara :”Vecchio Frack, la cantava mia zia quando veniva a prendermi a scuola … ‘Un uomo in frack …’ ”

 

“Les Babettes”: molto Swing, con rarità d’epoca, e un graffio personale che si stacca dagli stereotipi e che da’ vita a un vero e proprio show cantato composto da cover di successi e da pezzi originali; ogni volta sempre emozionante, e sempre diverso. “Les Babettes”, grazie all’ENEL Green Card di Morgan, sono ancora su ‘X Factor’, e possono tornare in gara: votatele!

http://www.lesbabettes.com/

Serena Bobbo © centoParole Magazine – riproduzione riservata

(foto di Serena Bobbo e Roberto Srelz. La foto del concerto alla Stazione Rogers è di Giuliana Milos)

1 commento su “Chiara, Eleonora e Anna: Les Babettes, on stage!”

  1. Ecco tre simpatiche “mule” triestine, le “Babettes”, che si cimentano in un repertorio “swing” tradizionale, ma anche moderno, con appositi arrangiamenti che hanno richiamato l’attenzione su di loro. Un esempio di come le canzoni d’epoca siano ancora seguite ed abbiano il loro giusto fascino anche sui giovani. Poi i costumi, l’ambientazione “retrò” di alcuni loro spettacoli (per esempio quello dell’antico Caffè S. Marco di Trieste) fanno il resto, per restituire un angolo di vera nostalgia in chi quell’epoca se la ricorda bene o l’abbia conosciuta attraverso vecchie incisioni. Basti ricordare il Trio Lescano o, adesso, le Sorelle Materazzi, anche se queste sono, in verità, uomini simpaticamente vestiti e truccati da donne, di cui imitano le voci femminili. Invece le “Babettes” sono delle affascinanti ragazze triestine, cui auguriamo non solo di vincere possibilmente X Factor (in bocca al lupo!), ma di affermarsi ancor più compiutamente nel panorama della canzone italiana e magari non solo!

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