“Canova. Il segno della bellezza”. Uno straordinario esemplare d’arte editoriale.

Alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, nel 2018, in occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale, è stato inaugurato un volume eccezionale, edito da UTET Grandi Opere: “Canova. Il segno della bellezza”.

Per un artista come Canova non poteva che esserci un capolavoro editoriale a rendergli omaggio. Un libro, che oltre ad essere uno strumento di conoscenza, diventa un chiaro esempio di opera d’arte del mondo dell’editoria, un volume bello esteticamente e scientificamente per un uomo che è sempre stato dedito alla bellezza.
Il 2018 è stato il primo Anno Europeo del Patrimonio Culturale, un’iniziativa che è stata promossa dal Consiglio Europeo e dal Consiglio dell’UE e sostenuta dal Parlamento Europeo. Il progetto nasce con la volontà di coinvolgerci all’interesse della cultura, della storia e dei valori dei Paesi membri, per rafforzare il senso di identità di ognuno, mettere in evidenza le opportunità di sviluppo, le problematiche legate alla conservazione, alla tutela e alla tramandabilità del nostro patrimonio culturale.

Il Professor Giuseppe Pavanello, Il Dottor Marco Castelluzzo e l’artista Mimmo Jodice.

Come protagonista dell’opera celebrativa, è stato scelto, non a caso, l’artista Antonio Canova (Possagno 1 dicembre 1757, Venezia 13 ottobre 1822), che godette di grande fama quando ancora era in vita e che dal 1802 venne nominato da papa Pio VII, Soprintendente Generale del patrimonio storico ed artistico dello Stato. Fu fondatore dei principi della tutela dei beni culturali, che ancora oggi sono alla base del nostro ordinamento e di quello degli altri paesi europei. Oggi gli si riconosce il valore assoluto per l’arte a livello europeo, e il prestigioso incarico che ha ricoperto, come difensore del patrimonio culturale e artistico italiano, fa di lui la figura da porre al centro di quest’anno. Il volume vuole essere così un monumento al patrimonio culturale italiano, scegliendo di raccontare Antonio Canova, il primo Ambasciatore dell’arte e dell’Italia nel mondo.

Per l’occasione, l’evento “CANOVA. Arte, Musica e Scena”, è stato trasmesso dal vivo in streaming via Internet, disponibile sul sito della UTET Grandi Opere al seguente link: https://www.utetgrandiopere.it/prodotto/canova-segno-della-bellezza/. È dunque possibile prendere visione dell’incontro, in cui viene presentata l’opera con l’intervento del Presidente e Amministratore Delegato di UTET Grandi Opere, il Dottor Marco Castelluzzo, il giornalista e scrittore Dott. Fabio Isman, lo storico dell’arte Prof. Claudio Strinati, il Direttore Editoriale di UTET Grandi Opere, il Dottor Enrico Cravetto, l’Amministratore Delegato di Cose Belle d’Italia, il Dottor Mauro Gilardi, l’autore del volume, il Professor Giuseppe Pavanello e il fotografo Mimmo Jodice, che non volendo parlare in pubblico si presenta con un video. L’incontro si conclude con l’esibizione musicale del Quartetto Evan, che ha eseguito il Quartetto per pianoforte e archi n.1 in sol minore K 478 di Wolfgang Amadeus Mozart, il grande compositore austriaco, contemporaneo a Canova.
UTET Grandi Opere, è parte del Gruppo Cose Belle d’Italia, che riunisce le realtà italiane rappresentanti l’eccellenza del Made in Italy. Si può senza dubbio affermare, che con quest’opera editoriale, si ha raggiunto un altissimo livello, culturale, artistico e artigianale.
L’intero volume, misura 34 x 48 cm e pesa più di 10 kg. Un ampio corpus iconografico con più di 100 immagini e di circa 400 pagine. I testi sono stati composti in caratteri bodoniani tondi e corsivi e sono stati stampati presso la stamperia di Lamberto Pigini, a Loreto, su carta Natural Evolution da gr. 200, delle Cartiere Cordenons. La cucitura, la legatura e la copertina in pregiata pelle naturale di vitello, tinta alla botte in color grigio di Payne, sono state eseguite con procedimento manuale, presso la legatoria Arte del Libro S.r.l. di Todi.

La UTET cerca di essere un operatore culturale a tutto campo, con parole ed immagini. La tradizionale attenzione per il linguaggio testuale vede arricchirsi di un repertorio di riproduzioni, il più possibile identiche all’originale, che rende questo volume espressione di quella parte di patrimonio culturale, rappresentato dagli antichi saperi manuali. Inoltre, la lunga e complessa campagna fotografica, in altissima risoluzione, realizzata con le tecniche più avanzate, rendono questo volume un libro d’arte fotografica.
Il linguaggio, complementare ai testi redatti dal massimo storico dell’arte canoviana, membro del Consiglio scientifico della Fondazione Canova di Possagno, Giuseppe Pavanello, che, tra i tanti ruoli che riveste, è anche stato professore ordinario di Storia dell’Arte Moderna presso l’Università degli Studi di Trieste, sono le fotografie dell’artista Mimmo Jodice, importante fotografo italiano che ha lavorato anni dedicandosi allo studio e alla fotografia delle opere di Canova in tutto il mondo.

I testi sono raccolti in tre diverse sezioni:

  • “Canova scultore”
  • “Canova pittore, disegnatore e incisore”
  • “Come lavorava Canova”

Secondo lo storico dell’arte, Claudio Strinati, ogni opera che viene descritta dal Prof. Pavanello, viene rappresentata come una “novella filologica”, dimostrando un tale dominio dell’argomento che questo libro si potrebbe definire di facile lettura. Il testo è un’opera originale in tutti i sensi, in quanto non si limita ad un’azione descrittiva, ma il tutto si articola in un grande racconto, in cui Canova viene inserito nell’ambiente artistico e sociale del suo tempo, citando i suoi contemporanei, spiegando la sua tecnica, il suo modo di lavorare, i suoi interessi. In questo volume è anche stato possibile presentare alcune delle opere meno conosciute o addirittura inedite, tra le tante che vengono analizzate (più di 50), mettendo in mostra gli aspetti meno celebri del Maestro e realizzando così, attraverso un percorso umano e artistico, il ritratto di un genio.
Le opere fotografiche in bianco e nero, delle sculture canoviane, realizzate da Jodice, sono oltre settanta. L’artista ha deciso di voler ristampare personalmente le immagini scelte, dopo una meticolosa valutazione della carta e del processo di stampa. Un lavoro che è durato mesi e che ha avuto un risultato incredibile, una qualità e una sensazione uguale a quella classica stampa su carta fotografica baritata. Le totali settantacinque foto, sono state stampate in tricromia su carta Symbol da gr. 250 delle Cartiere Fedrigoni presso la stamperia di Lamberto Pigini a Loreto.

Il fotografo Mimmo Jodice e l’autore del volume, il Professor Giuseppe Pavanello.

Giuseppe Pavanello e Mimmo Jodice, hanno manifestato entrambi una sensibilità molto forte. Nella sezione che riguarda la scultura, gli autori viaggiano su due linee indipendenti, creando un dialogo suggestivo ed emozionante che nasce dall’incontro di parole e di immagini, nutrendo l’intelletto di poesia e bellezza.

Grazie alla collaborazione con il Museo Canoviano di Possagno e l’Archivio e il Museo Civico di Bassano del Grappa, numerose opere, come disegni, incisioni e bozzetti, sono state messe a disposizione di un’altro grande fotografo d’arte: Alfredo Dagli Orti. Esperto di fama internazionale, che recandosi ai suddetti Musei, ha avuto a sua disposizione, taccuini segreti, quaderni di incisioni, rarissime tempere e splendidi monocromi, per realizzare delle riprese fotografiche di altissima qualità e in alta definizione.
Le dodici riproduzioni delle tempere, sono stampate su carta Insize Modigliani gr.200 delle Cartiere Cordenons e applicate manualmente sulle pagine del volume. Mentre le tre incisioni d’arte, tratte da opere originali canoviane custodite presso il Museo Civico di Bassano del Grappa, che accompagnano l’opera, sono state realizzate al torchio secondo l’antica tecnica calcografica presso la Stamperia d’Arte Berardinelli S.r.l. di Verona, in dimensioni originale, 48 x 68 cm.
Sulla coperta dell’opera è stata collocata un’immagine fotografica originale, raffigurante un particolare della Venere Italica, dalle dimensioni di 28 x 42 cm, stampata su carta Baryta Photographique e firmata personalmente da Mimmo Jodice. Ma è stata anche realizzata una “versione top”, che si differenzia per la presenza sulla copertina di un bassorilievo in marmo di 27 x 41 cm, raffigurante Le tre danzatrici, realizzato dal Maestro Luciano Massari, da un originale di Antonio Canova in gesso, conservato presso la Gipsoteca di Possagno. La tiratura di questa versione top è di 99 esemplari.
È giusto ricordare, che quest’opera straordinaria, ha un antecedente, siccome era stato presentato, dalla Fondazione Marilena Ferrari, un grande libro su Canova, nato come dono ai capi di Stato e di governo, riunitisi in occasione del G8 che si è tenuto nel 2009 a L’Aquila. Secondo il Dottor Enrico Cravetto (Direttore Editoriale di UTET Grandi Opere), quel volume lo possiamo considerare come una “splendida opera d’arte in forma di libro”, mentre questo del 2018, si presenta come uno splendido libro di pregio che è insieme opera d’arte e strumento di approfondimento culturale. Con Canova. Il segno della bellezza, si vuole intraprendere un percorso internazionale, esportando un volume che porta con sé tutta la maestria che ha ereditato questo Paese, con una unicità e una capacità artigianale ed intellettuale che appartiene al nostro patrimonio.

La stanza di “Magister Canova”, dedicata al processo creativo di Antonio Canova.

Nel 2018, il famoso artista neoclassico, è stato anche celebrato a Venezia, in una mostra interattiva alla Scuola Grande della Misericordia, dal titolo Magister Canova. È stata annunciata da Stefano Vegni, presidente di Cose Belle d’Italia Media Entertainment (società legata al Gruppo Cose Belle d’Italia), curata da Mario Guderzo e Giuliano Pisani; i contenuti sono stati affidati al Comitato Scientifico composto da Giuseppe Pavanello, Steffi Roettgen e Andrea Bellieni; mentre la direzione artistica ha visto la collaborazione del maestro Luca Mazzieri e di Alessandra Costantini. L’inaugurazione della mostra è avvenuta il 16 giugno e si é conclusa lo scorso 22 novembre. La voce di Adriano Giannini e il sottofondo musicale affidato al violoncello di Giovanni Sollima, ha accompagnato i visitatori lungo un percorso multimediale distribuito in diverse sale tematiche, dove conoscenza e intrattenimento si fondevano alla perfezione. Un sapiente uso della tecnologia ha permesso di vivere un’esperienza esclusiva, con allestimenti scenografici e visioni illusorie di grande impatto. Magister Canova è il secondo capitolo della trilogia di mostre ideate e realizzate da Cose Belle d’Italia Media Entertainment, la mostra precedente era stata dedicata a Giotto.

I due volumi editi da UTET Grandi Opere, alla mostra “Magister Canova”, al piano terra della Scuola Grande della Misericordia a Venezia. “Giotto” (2017); “Canova. Il segno della bellezza” (2018).

Durante il periodo della mostra, sono stati esposti i due grandi volumi editi da UTET Grandi Opere, che fanno parte della stessa collana: Giotto, opera pubblicata per celebrare il 750° anniversario del grande artista, e Canova. Il segno della bellezza. Dando la possibilità ai visitatori di sfogliare i volumi e se interessati di proporsi come acquirenti per la grande opera editoriale di quest’anno.

A completare la trilogia dedicata ai maestri universali della storia dell’arte, Magister Raffaello, in programma per l’anno in corso, 2019.

Lucia Ganis

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