È stato inaugurato ieri, a Trieste, il Caffè dei Libri. Il nuovo locale, sito in Via San Lazzaro, è un caffè letterario che propone una vasta offerta enogastronomica e culturale. Proprio ieri si è tenuto il primo concerto della pianista Laura Furci, che ha dato il via al calendario degli eventi.
Il locale è il ritrovo ideale per chi cerca un posto dove stare seduto tranquillo a leggere il giornale, gustandosi il pranzo o un aperitivo, mentre da un’occhiata ai libri in vendita sugli scaffali. I gestori sono gli stessi de Il Caffè dei Libri di Udine e, forti del successo ottenuto in sei anni di gestione nella città friulana, hanno deciso di aprire una realtà simile a Trieste. centoParole li ha intervistati in occasione dell’inaugurazione per scoprire qualcosa di più sul loro progetto.
Dopo l’esperienza di Udine, com’è nata l’idea di aprire un caffè letterario a Trieste?
Nei nostri progetti l’idea del Caffè dei Libri a Trieste c’è stata sin dall’inizio, una città così vocata ai caffè storici e alla lettura non poteva che rientrarne di diritto da subito.
Quali saranno i punti in comune e le differenze tra le due realtà?
Il format che comprende la proposta di cibi e bevande, il settore libri e la tipologia di eventi che verranno ospitati sarà lo stesso. Diversi saranno invece gli arredi: mantenendo le stesse caratteristiche cromatiche e di materiali, lo stile di ogni singolo Caffè dei Libri sarà sempre legato al luogo che lo ospita.
In un periodo di crisi per il mercato dell’editoria, quali saranno le vostre iniziative per riavvicinare le persone alla lettura?
Cerchiamo di portare la lettura ad una dimensione conviviale, creando occasioni di scambio e confronto ed utilizzando i libri come fil rouge tra le persone, che condividono i loro interessi per tematiche o autori specifici.
Come scegliete i libri proposti all’interno del vostro locale?
Al Caffè dei Libri non mancheranno mai i classici e i libri collegati alle arti, ci saranno alcuni titoli legati al territorio, libri specifici collegati agli eventi che di volta in volta verranno proposti su temi come i viaggi, la cucina o la storia, infine ci saranno anche libri per bambini.
Che tipo di clientela vi aspettate?
Persone curiose, in cerca di piacevole compagnia e contenuti interessanti; ospiti propositivi, che abbiano desiderio di conoscerci e creare sinergie.
Un cliente che entra nel vostro locale che cosa trova di unico che non troverebbe altrove?
Un’atmosfera particolare. Una scatola da riempire insieme. Un’offerta curata.
La vostra proposta è varia: eventi di letteratura, musica, corsi di formazione, serate a tema e incontri. Qual è il filo conduttore che unisce la vostra offerta?
Il desiderio di fare di ogni nostra espressione un’occasione di conoscenza, di cultura in senso ampio.
Come sceglierete gli artisti a cui dare spazio? Vi focalizzerete principalmente sulla scena emergente cittadina e regionale o su personaggi già affermati?
Ci sarà un palinsesto condiviso con Udine che avrà respiro più ampio rispetto al panorama Regione. Poi, ogni Caffè dei Libri svilupperà in parallelo un proprio palinsesto collegato al territorio in cui si trova per valorizzare e promuovere al contempo anche le singole realtà locali.
Giulia Zorat – centoParole Magazine
[foto: Giuliana Milos]