Bibliopolis. Trieste, la città dei libri perduti: Edoardo Triscoli

Bibliopolis 2Tutti gli appassionati di lettura, appena entrano in una libreria, devono trattenersi dal dare in escandescenza. Più facile a dirsi che a farsi .Appena varcata la soglia della libreria Lovat si ha quasi l’impressione di entrare in un mondo parallelo in cui, tra i libri, ci si può solo che perdere. Dopo qualche secondo di sano panico da accanita lettrice torno in me e mi dirigo da Edoardo Triscoli, libraio praticante che in questi giorni ha visto realizzarsi il suo sogno nel cassetto: vedere pubblicato il suo romanzo d’esordio “Bibliopolis – Trieste, la città dei libri perduti”.

Appena iniziamo a parlare capisco immediatamente la sua passione per il mondo dei libri, della lettura e della scrittura.

«Ho iniziato a lavorare come libraio il 15 maggio 1975 presso la libreria Borsatti e da quel momento non ho più smesso. Quando ero bambino e mi chiedevano cosa avrei voluto fare da grande rispondevo “il libraio”. Posso dire che questo lavoro era nel mio dna».

Iniziamo a sfogliare insieme il suo libro, un thriller che vede come protagonista un 24enne studente universitario e abbondantemente fuori corso, che un giorno decide di presentarsi come aspirante commesso in una libreria dopo aver letto un annuncio sul giornale locale. Sarà solo l’inizio di una storia piena di suspense, colpi di scena ed intrighi che avranno come sfondo la città di Trieste.

Questo libro è fortemente autobiografico» mi dice «Ho voluto dare vita ad una storia in cui i miei ricordi combaciassero con gli elementi tipici del genere thriller, un genere che adesso sta avendo un certo successo.

Capitoli brevi, veloci, accattivanti che lasciano il lettore in sospeso e lo convincono ogni volta a non chiudere il libro e a continuare a leggere.

È questa la vera essenza del thriller, lasciare il lettore con la curiosità di sapere come andrà a finire. Scrivere un libro di questo genere e annoiare il lettore è un peccato mortale.

Qual’è stato il primo passo verso la pubblicazione di questo libro?

A dire la verità è stato il classico colpo di fortuna. Stavo parlando con uno dei responsabili della casa editrice “Mgs Press” e ad un certo punto ha detto che era un peccato non avere un thriller ambientato a Trieste. A quel punto non mi sono trattenuto e ho iniziato a parlargli del mio manoscritto che, guarda caso, era un thriller ambientato nel capoluogo giuliano. Gli ho mandato il mio lavoro, due giorni dopo mi ha ricontattato dicendomi che era entusiasta di quello che aveva letto.

Ho notato che oltre al prologo, prima dell’inizio dei capitoli, vi è la lista dei personaggi, come mai questa scelta?

Diciamo che la lista dei personaggi è nata come supporto ai lettori. Troppe volte, quando si legge un libro, si fa confusione o non ci si ricorda il nome dei protagonisti ed è un vero peccato

Il mese scorso Centoparole ha pubblicato un articolo/confronto tra libro cartaceo e eBook, qual’è la tua opinione a riguardo?

Io sono un accanito sostenitore del libro cartaceo. Ho notato invece che mio figlio, che ha dieci anni, è molto più portato e vicino ai dispositivi tecnologici di ultima generazione. Forse è tutta una questione di età e di generazione d’appartenenza. Comunque l’eBook, in Italia, non ha ancora mostrato le sue vere potenzialità: basta pensare che un mio amico che vive in Florida mi ha detto che in America le vendite degli eBook hanno superato quelle dei libri cartacei mentre nel nostro paese i libri digitali si aggirano intorno al 3% delle vendite totali. Comunque “Bibliopolis” uscirà anche in versione digitale

Al giorno d’oggi la concorrenza nel mondo dell’editoria è molto elevata, come può emergere un giovane scrittore?

Il primo passo è trovare un editore serio. Purtroppo sono molti i casi in cui giovani scrittori, per vedere pubblicato il proprio libro, sono costretti a pagare buona parte delle spese di stampa. Una volta pubblicato il proprio romanzo bisogna aspettare e ricordare una cosa fondamentale: uno scrittore può avere migliaia di locandine pubblicitarie e partecipare a diversi programmi televisivi ma non c’è arma più potente del buon vecchio passaparola. Un esempio? “Harry Potter”, quando è uscito delle dieci copie che sono arrivate in libreria dopo mesi ne ho vendute solo due. Sembrava un libro destinato a finire nel dimenticatoio ma il passaparola lo ha trasformato nel successo editoriale che tutti conoscono.

Ma il successo di “Harry Potter” non potrebbe essere stato falsato dall’uscita dei film al cinema?

Sicuramente i film e tutto il merchandising collegato alla saga hanno contribuito ma conosco autori che hanno rifiutato offerte allettanti e hanno preferito lasciare vivere i loro personaggi solo all’interno dei libri.

Senza nemmeno rendercene conto il tempo è volato via in un lampo. Quando dai ad un appassionato di libri la possibilità di entrare nel fantastico mondo della carta e dell’inchiostro è molto difficile farlo tornare indietro e da accanita lettrice non ho potuto fare altro che rimanere affascinata dai racconti di Edoardo e dal suo amore incondizionato per i libri.

Ricordiamo che venerdì 6 giugno presso la libreria Lovat, Edoardo Triscoli presenterà “Bibliopolis – Trieste, la città dei libri perduti” a partire dalle ore 18:00. Un’occasione da non perdere per dialogare con l’autore e per farvi trascinare all’interno di una Trieste misteriosa, inedita e capace di tenervi con il fiato sospeso.

Alessia Liberti © centoParole Magazine – riproduzione riservata

 

 

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