Vite Private

“Vite Private” al Teatro Bobbio

Vite PrivateAl Teatro Bobbio di Trieste va in scena dal 22 al 27 novembre la commedia “Vite Private” di Noël Coward, diretta e adattata da Giovanni De Feudis e coprodotta da ‘One More Time’ e da ‘La Contrada’.

Il primo debutto dello spettacolo, commedia scritta durante una convalescenza, ha avuto luogo a Londra nel 1930, con un cast veramente eccezionale che comprendeva, oltre allo stesso autore, Laurence Olivier, Gertrude Lawrence e Adrianne Allen; un anno dopo la commedia di Coward è diventata un film con Norma Schearer, Robert Montgomery, Reginald Denny e Una Merkel.

“Vite Private” è un lavoro che ha segnato l’inizio di una serie di successi di Coward, dopo un lungo periodo travagliato e difficile, risultando uno dei suoi spettacoli maggiormente rappresentati a teatro e poi ripreso con attori tra i quali Richard Burton ed Elizabeth Taylor, Alan Rickman e Matthew Macfadyen, Maggie Smith, Joan Collins e Kim Cattrall.   In Italia “Vite private” è stato portato in scena da Renzo Ricci, Evi
Maltagliati e Margherita Bagni e, in tempi più recenti, da Ileana Ghione e Paolo Ferrari, Marina Malfatti e Duilio Del Prete e anche da Giuseppe Pambieri e Lia Tanzi, che hanno ottenuto un enorme successo di pubblico. Ora, a portare in teatro questo capolavoro sono Corrado Tedeschi e Benedicta Boccoli.

La storia si apre con Elyot (Corrado Tedeschi) e Amanda (Benedicta Boccoli), che dopo essere stati sposati per tre anni, divorziano e proseguono la propria vita senza più vedersi. Alcuni anni più tardi, Elyot e Sybil (Elisabetta Mandalari), novelli sposi, decidono di trascorrere la prima notte di nozze in un delizioso hotel sulla Costa Azzurra, ma, proprio nella camera d’albergo adiacente alla loro e con le terrazze confinanti, arrivano anche Amanda e Victor (Andrea Garinei), appena sposati.

La commedia è rappresentata scenograficamente da Andrea Bianchi, che ha saputo ricreare al meglio un’atmosfera degna dell’opera di Coward, realizzando degli scenari impeccabili e davvero romantici. Molto ben indovinate le scelte musicali, che completano l’intero lavoro: è impossibile restare insensibili alla fantastica voce di Edith Piaf e a quella intensa di Yves Montand. Sabrina Chiocchio ha curato i costumi dallo stile un po’ Bohémien che ben sottolineano il contesto. Gli attori molto bravi e divertenti riescono a tenere la scena brillantemente tra battute, canzoni e un ritmo coinvolgente. Una commedia così esilerante risulta, una boccata d’aria fresca, un toccasana, per chiunque la guardi e non è difficile immedesimarsi nei personaggi e vivere con loro momenti di assoluta spensieratezza. “Vite private” è uno spettacolo che vale la pena vedere e assaporare nella sua totalità, sia da un pubblico adulto che da uno giovane.

Nadia Pastorcich

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