Chi non si è mai ritrovato in una discussione nella quale si tratta dei motivi per cui non esiste un Etero Pride.
Manca ormai poco tempo al fatidico Fvg Pride, che si terrà a Trieste il prossimo 8 giugno, ed è quindi necessario fare il punto della situazione, tra polemiche e quesiti, sul perché il fantomatico Pride esista.
L’argomento è certamente tagliente e, in questi primi mesi del 2019, il tema Pride e omosessualità non potrebbe essere più attuale.
Nel capoluogo giuliano non sono mancate polemiche fin dai primi giorni di annuncio della manifestazione: infatti il Sindaco non si è fatto attendere, annunciando il mancato patrocinio per la manifestazione, esprimendo il proprio dissenso per un’iniziativa simile.
Altre realtà, come la stessa Università degli Studi di Trieste, Cervignano del Friuli e Marano Lagunare hanno invece dimostrato apertura e sostegno per l’FVG Pride, dando il proprio patrocinio alla manifestazione.
Questo recente fenomeno, insieme a molti altri, mostra l’indirizzo prescelto da molti politici di spicco, sia regionali sia nazionali, verso una certa predisposizione nel difendere la cosiddetta ‘famiglia tradizionale’, ovvero il matrimonio eterosessuale. Questa tendenza però tende spesso a degenerare, com’è accaduto il giorno del Family Day a Verona, condito da dichiarazioni che sfiorano l’inumanità e un gadget regalo antiabortista, rappresentante un feto di dieci settimane, che incornicia la manifestazioni donando all’intero complesso un alone raccapricciante.
All’interno di questa delicata situazione, in questo caso di portata nazionale, è necessario interrogarsi sul perché una manifestazione come il Gay Pride debba esistere e perché una medesima iniziativa per gli eterosessuali sia di minor importanza. Dalle discriminazioni nei confronti delle persone omosessuali, anche in giovane età, a causa della loro sessualità fino ad arrivare ai mancati diritti, come il sposarsi, adottare un figlio o avere diritti coniugali: queste sono solo alcune delle motivazioni per il quale le manifestazioni, tra le quali anche il Pride,delle varie associazioni sono decisive per sensibilizzare e farsi ascoltare. Ovviamente queste problematiche non interessano la sfera eterosessuale che, nel caso sfoggiasse un carro inneggiando alla propria sessualità, si limiterebbe a dimostrare il proprio orgoglio nell’essere ciò che è, per il quale non ci sarebbe nulla di male, ma certamente non sarebbe un tentativo sovversivo per dimostrare che reprimere il proprio essere ed incasellarsi in ciò che la società ritiene corretto non rende liberi, ma schiavi di un sistema, come invece il Gay Pride fa.
Il Pride non è solo la festa dei ‘Froci’, come molti purtroppo la definiscono: questa manifestazione non si limita ad essere portavoce dei soli omosessuali, bensì incita tutti i cittadini ad essere loro stessi, immergendosi tra colori e festeggiamenti, senza timore di essere giudicati.
Dunque perchè non esiste un etero pride?
Perché il Pride, purtroppo, è la celebrazione di chi da anni subisce violenze, discriminazioni e non vede riconosciuti i diritti che gli spetterebbero. Gli etero dovrebbero dunque sentirsi fortunati a non dover ricorrere a manifestazioni per poter urlare ‘Noi ci siamo, esistiamo, e non meritiamo discriminazioni’ e, se proprio nutrono il forte desiderio di esprimere il loro essere etero per dimostrare la fierezza del loro essere, il Pride è pronto ad accogliere anche loro nelle celebrazioni.
Infine è necessario ricordare per chi, come Hit Parade personale, oltre a decantare un Etero Pride, constata che bisognerebbe essere più seri durante la parata e non così sgargianti; che il Pride è solo una delle tante manifestazioni che, nel corso dell’anno, vengono organizzate in Italia e nel mondo e che comprendono tutti gli ambiti culturali ed artistici.
Il Pride vuole ricordare i moti di Stonewall del 69’ e dunque un momento di rottura degli schemi e di esaltazione di una comunità che esiste, è viva ed è fervente, ma che molti ancora fingono non esista.