MERCOLEDI’ 29 NOVEMBRE – MEPHISTO WALTZIL
RECITAL DEL PIANISTA MACEDONE ANDREJ SHAKLEV, PER LA STAGIONE MUSICALE DEL TARTINI: UN CONCERTO IMPERDIBILE CHE CI FARA’ VIAGGIARE SULLE NOTE DI LISZT, BEETHOVEN, CHOPIN.
TRIESTE – Un piano recital che si preannuncia indimenticabile per suggestione musicale, quello del giovane pianista macedone Andrej Shaklev in programma mercoledì 29 novembre alle 20.30 a Trieste, nell’ambito della Stagione 2017/2018 della Sala Tartini: “Mephisto Waltz” ci farà viaggiare attraverso pagine di Ludwig van Beethoven con la Sonata n. 8 op.13 in do minore “Patetica“, di Franz Liszt con il “Mephisto Waltz” che dà il nome al concerto e con lo Studio trascendentale n.12 – Chasse-neige, di Fryderyk Chopin con lo Scherzo n. 3 op.39 in do diesis minore e lo Studio op. 25 n.10 in si minore. Il concerto sarà come sempre a ingresso libero previa prenotazione, info tel. 040.6724911 www.conservatorio.trieste.it.
La Sonata “Patetica” di Beethoven fu composta negli anni 1788 – 89 e pubblicata nel dicembre del 1799, con dedica al principe Karl von Lichnowsky. La definizione di Sonata, ovvero capace di suscitare emozioni e commozione, fu coniata dall’editore Hoffmeister per motivi puramente commerciali. L’opera appartiene al cosiddetto primo periodo beethoveniano e rappresenta un punto di svolta per la musica del compositore. Il “Mephisto Waltz” rientra in una tetralogia di quattro valzer composti da Liszt tra il 1859 e il 1885: si ispirano ad un episodio legato al personaggio di Faust, che si lascia sedurre da Mefistofele e vende la sua anima al diavolo. Gli studi di Liszt sono, come quelli di Chopin, opere didattiche che diventano vere e proprie composizioni musicali. La raccolta dei 12 studi trascendentali fu composta fra il 1826 e il 1851, l’ultimo studio si intitola Chasse-neige e rievoca il sibilo del vento durante una tormenta di neve. Lo Scherzo op. 39 di Chopin dedicato ad Adolf Gutmann, uno dei suoi allievi prediletti, presenta una struttura tripartita che ci riporta a quella degli scherzi beethoveniani, ma con dimensioni e complessità maggiori. Lo Studio op. 25 n.10 fu composto nel 1835 ed affronta il problema delle ottave. Andrej Shaklev, classe 1997, macedone, superato brillantemente l’esame di ammissione al Conservatorio di Musica Tartini è attualmente preparato dalla docente Teresa Trevisan. Negli anni della sua formazione ha partecipato a numerosi concorsi nazionali ed internazionali ottenendo diversi riconoscimenti: Primo premio ai concorsi internazionali di Gevgelija (Macedonia 2016 ), “Petar Stojanovic” (Serbia 2013), Concorso Internet 2014, Festival of Young Music and Ballet Talents – Skopje (Macedonia 2014), Concorso per la Musica da camera Kavadarci (Macedonia 2012), secondi premi al Prizren (Kosovo 2008), alla Society of Music and Ballet Pedagogues di Skopje (Macedonia 2015), a “Ohrid I Love You” in Ohrid (Macedonia 2014); e terzi premi alle competizioni “Luigi Zanuzzoli”- Sogliano al Rubicone (Rimini 2013), Davorin Jenko (Belgrado, Serbia 2014), Giovani Musicisti (Treviso). Si è esibito anche nell’Estate culturale di Stip, al concerto premio presso la FMU di Skopje in occasione dei riconoscimenti ai migliori pedagoghi del 2013, ed ai concerti “Young pianists on the Macedonian podium”.
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UDINE – In occasione della mostra di Londra approda al Cinema Centrale CANALETTO A VENEZIA, film evento che guida gli spettatori attraverso la vita e le opere del pittore che meglio colse l’essenza e il fascino di una delle città più amate al mondo. In programma dal 27 al 29 novembre alle ore 15.20 e 19.30, il film garantirà un accesso unico alle opere d’arte di Canaletto conservate presso la Royal Collection. Offrirà inoltre al pubblico l’opportunità di entrare in due residenze reali ufficiali – Buckingham Palace e Windsor Castle – per conoscere più da vicino l’artista e il suo principale agente Joseph Smith, console britannico a Venezia che introdusse il pittore nel Regno Unito. Gli spettatori si avventureranno così in un singolare Grand Tour, visitando i luoghi amati dai contemporanei di Canaletto e da lui immortalati in vedute indimenticabili – dal Ponte del Rialto a Piazza San Marco, da Palazzo Ducale fino alla Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, guidati dai curatori della Royal Collection Trust e dai maggiori esperti al mondo della storia di Venezia.
Molte opere di questa collezione sono esposte ora nella mostra Canaletto e l’arte di Venezia che, dopo Londra, approderà nelle grandi città italiane per esplorare le origini dell’arte dell’artista veneziano. L’eccezionale gruppo di oltre 200 dipinti, disegni e stampe in esposizione, offre una visione impareggiabile della maestria di Canaletto e dei suoi contemporanei, oltre che della città di cui il pittore divenne simbolo. Sebbene le sue opere appaiano fedeli rappresentazioni di Venezia, infatti, l’abilità di Canaletto viene dalla sua manipolazione della realtà. L’artista cambiava la posizione degli edifici o apriva nuove vedute per creare la composizione perfetta, partendo dal reale. L’immaginazione giocosa del pittore veneziano si estese in un nuovo genere nel quale Canaletto eccelse: il ‘capriccio’, che converte la combinazione di realtà e architetture inventate in nuove vedute immaginarie.
Un modo meraviglioso per visitare la mostra, ma anche un’opportunità straordinaria di avvicinarsi a Canaletto e alla città che lo ispirò, intraprendendo un viaggio nella vita e nell’arte del famoso pittore veneziano.
Biglietto intero €10, ridotto €8 (prevendita biglietti attiva on-line e presso la cassa del cinema Centrale). Per informazioni, consultare il sito www.visionario.movie, la pagina facebook.com/VisionarioUdine o contattare il numero 0432/227798.