Diario d’artista: qualcosa di bello da fare

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Troppo spesso vedo e leggo, sui social networks, esternazioni cariche di pessimismo e frustrazione; persone che combattono quella che chiamano la noia di esistere, lo stress, o che cercano semplicemente di “tirare avanti” alla meglio, e non solo economicamente parlando. Tutto questo è assai triste; ma anche assai vero.

Proprio ora, nel momento in cui il mondo sperimenta, grazie alla tecnologia, la più alta possibilità di comunicare, di “condividere”, di superare d’un balzo distanze e confini, persino lingue e civiltà, proprio adesso, l’essere umano sembra non essere mai stato tanto solo ed isolato. Nessuno sembra veramente aiutarci.

Mi sono interrogato a lungo su cosa ci serva veramente, in fondo, nella vita; cosa sia più importante per tutti: questo qualcosa probabilmente è la speranza.

Forse noi, esseri umani, non riusciamo a vivere senza di lei; e peggio ancora possiamo finire per perderla, magari un poco per volta, anche senza accorgercene, presi come siamo dal contingente: scarichiamo, ci bombardiamo di musica, film, immagini, il più delle volte solo perché ora riusciamo a farlo gratis, o perché pensiamo così di riempire un po’ la nostra anima che fa acqua da tutte le parti. Ma troppo spesso finiamo solo per esaltare ancor più quel vuoto.

In certi momenti, in certe situazioni, ognuno di noi vorrebbe avere accanto qualcuno, un guru, un maestro, magari solo un amico più saggio e più esperto di noi che ci potesse dire cosa fare per essere felici.
In realtà io mi sono dato una risposta, tanto tempo fa; ed è una cosa che forse ora sembrerà troppo semplice, ma che è prepotentemente vera: dobbiamo trovare qualcosa di bello da fare; ed in cui credere fermamente.
Una pulsione che ci spinga lontano, che ci faccia volare come meritiamo, innalzare al di sopra di tutte queste nuvole nere che sembrano insuperabili da quaggiù.

Una volta trovata, una volta compreso, dobbiamo abbracciarla, tenerla stretta, non perderla per niente al mondo e farla vivere, pulsare in noi.
Ed in questo qualcosa, così importante, vi assicuro, dobbiamo anche mettere tanta, tanta bellezza.
Tutti noi abbiamo bisogno di bellezza; non di moda, ma di Bellezza: Bellezza che circondi la nostra vita, che impreziosisca la nostra casa; Bellezza che governi i nostri pensieri, i nostri rapporti con gli altri; Bellezza nel capire, nel comprendere, nel perdonare e soprattutto nell’amare.
Ecco dunque l’estrema importanza della Bellezza.

Ai nostri tempi, più che di bellezza si parla di qualcosa che faccia scalpore. Il termine che ora è più in voga, riferito soprattutto alla Rete, è che sia”virale”; qualcosa che ci provochi, che ci sciocchi, che faccia scandalo; e che soprattutto faccia vendere…(agli altri).
Ma questo, tutto questo non è Bellezza: è ancora una volta distrazione, solo un sobbalzo di più in tutto quell’accumulo di stimoli che collezioniamo anche contro la nostra volontà, o che ci vengono sparati addosso.
La Bellezza è un’altra cosa: io l’ho scoperta poco per volta, anche se da sempre me ne sentivo intimamente attratto: l’ho conosciuta dapprima con la letteratura, poi con la musica, poi ancora con il disegno, la pittura, l’arte in genere.
Si, perché l’Arte è bellezza, quando oltre che farla, la senti, la capisci, la respiri come un buon profumo.
E’ stato allora che ho capito che dovevo farla diventare vita; che dovevo unire l’arte con la vita e fare dell’esistenza, un arte. E che nel farlo, mi avrebbe aiutato la Bellezza.

Ognuno di noi ha la sua ricerca: non occorre diventare per forza un poeta od uno scultore; un direttore d’orchestra o una danzatrice. Anche perché in fondo già lo siamo.
Nel profondo di noi, quando ammiriamo, ascoltiamo, tocchiamo una vera opera d’arte, essa ci ritrasmette immediatamente un’energia che ci trasforma: quando andiamo ad un concerto, ad una première teatrale, quando ci stendiamo sulla nostra poltrona preferita con un bel libro d’autore in mano, e dimentichiamo tutto il resto, lasciamoci pervadere, inebriare, colmare da quella sensazione, da quell’energia, dalla Bellezza.

Impariamo a scorgere la Bellezza anche nelle piccole cose, nella natura che altro non è che Arte pura, essa stessa; impariamo a non vergognarcene, a non tenerla in disparte e lontana da noi per paura di non capirla o di non esserne all’altezza.
La Bellezza, ogni genere di Bellezza, ci conosce, sa quello che aneliamo da lei, intimamente.
Impariamo a scorgerla in ciò che desideriamo veramente e ricordiamoci che ognuno di noi ne ha perdutamente bisogno.
È difficile, oggigiorno, trovare dei maestri; qualcuno che ti insegni, che ti insegni qualcosa di bello da fare, che te ne faccia innamorare; quel qualcosa davvero fatto per te.
La ricerca è solo nostra e non è facile: io sono stato aiutato, d’accordo, ma era difficile lo stesso.
Non dobbiamo mai e poi mai rinunciare alla Bellezza; dobbiamo invece scoprirla, impararla, condividerla, difenderla, farla apprezzare agli altri, fare in modo che se ne sparga il più possibile nel mondo.
Allora non avremo più tanto tempo per lamentarci della nostra noia ed apatia; ma saremo come portatori di un dono.

Ci accorgeremo che, alla fine, proprio questo nostro essere d’esempio, questo nostro nuovo modo di agire, di sentire, di amare sarà quel qualcosa di bello da fare di cui parlavo all’inizio, quel qualcosa che tutti noi meritiamo e che dobbiamo trovare; quel qualcosa che cambierà in meglio la nostra vita e di quanti comunicano con noi.

Giorno per giorno.
Per sempre.

Roberto del Frate ©centoParole Magazine – riproduzione riservata

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