Era un novembre di quarant’anni fa quando l’Italia e il mondo perdevano una delle poche autentiche anime libere mai esistite, quando l’Arte precipitò nel vuoto incolmabile di un lutto feroce e un uomo coraggioso diventava Mito. Nel quarantennale della scomparsa di Pier Paolo Pasolini, Trieste gli rende omaggio. Lui, poeta, giornalista, regista, sceneggiatore, drammaturgo e attore, non poteva che ricevere una celebrazione poliedrica e proprio dalla città tappa del suo famoso reportage nell’estate del 1959: una Fiat Millecento e una costa italiana da esplorare da Ventimiglia a Trieste, on the road, per la rivista “Successo”. Un nome, quest’ultimo, premonitore alla luce dei primi due romanzi già pubblicati all’epoca e, col senno di poi, delle preziose gemme letterarie e cinematografiche con cui ha impreziosito la sua carriera e il nostro panorama intellettuale.
“Io divoro la mia esistenza con un appetito insaziabile. Come finirà tutto ciò? Lo ignoro.” P.P.P.
Il Friuli Venezia Giulia e in particolare Trieste diventano accogliente salotto celebrativo animato da cinema, musica e teatro, in suo onore fino a domenica 29 novembre.
Il calendario degli eventi è stato aperto lunedì 23 con la mostra fotografica “I funerali di Casarsa” fatta dei toccanti scatti del fotografo triestino Claudio Erné, colti proprio nel giorno delle esequie di Pasolini; dopo la produzione di “Una giovinezza enormemente giovane” con monologo di Gianni Borgna, la lettura “Pasolini e i poeti triestini” eseguita dagli attori del Teatro Stabile regionale, il debutto di “Porcile” con la regia di Valerio Bagnasco, gli eventi proseguono con la proiezione video dello spettacolo “I Turcs tal Friúl” con testi di Pier Paolo Pasolini, diretto da Elio De Capitani nel 1996. In chiusura della kermesse:
- giovedì 26, al Museo Revoltella, lo Stabile presenta “Calderon”
- venerdì 27, all’ Auditorium del Revoltella, Maria Grazia Plos e Francesco Migliaccio interpreteranno “Pasolini e Zigaina”
- sabato 28, alla Sala Bartoli di Palazzo Rossetti con un omaggio musicale, il compositore Remo Anzovino presenta l’album “L’alba dei tram – dedicato a Pasolini”.
Una manifestazione simbolo del legame che si instaura tra l’uomo e la città, tra l’intellettuale e la storia, tra Pasolini e Trieste città che non dimentica.
E insieme alle sue sceneggiature, ai suoi testi, ai suoi romanzi e agli eventi sempre carichi di fascino perché pieni d’umanità, di Pier Paolo Pasolini si possono ricordare tutte le meravigliose lezioni di vita lasciateci in eredità e che sarebbe bello far debuttare su un palcoscenico con le luci sempre accese: il nostro quotidiano.
“Non lasciarti tentare dai campioni dell’infelicità, della mutria cretina, della serietà ignorante. Sii allegro. […] T’insegneranno a non splendere. E tu splendi invece.” P.P.P.
Valentina Forzese © centoParole Magazine – riproduzione riservata