Gabriella Pison: indugio a sera

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INDUGIO A SERA di Gabriella Pison

 

Trasecolo all’ombra delle nubi d’arenaria

Nell’esilio dell’upupa a dicembre

Nei miraggi che si fanno canto

Tra le cime dei monti

Sorprese dalla neve.

Alzo gli occhi in punta di piedi

Per non perdermi nelle filigrane d’acciaio

Degli ultimi riflessi della luna.

Intercetto un profumo di olibano

Che spezia la dolcezza dei carpini

Sfuggiti alla malia del vento.

Incrocio la rotta degli alcioni

In misteriosi aliti di rugiada

Che sfiorano le mani infreddolite

E sogno d’essere falco o nibbio

Tra le fronde succulente del silenzio.

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