Country Style, Shabby Chic & Co. A fine Ottocento sono nate varie correnti artistiche che sono una naturale conseguenza all’opulenza e rigidità dello stile Vittoriano. Oltre ad esse, si è sviluppato lo stile di arredamento Country, che propone ambienti adatti all’intimità familiare, comodi e semplici. Da anni il Country Style si può trovare in case cittadine, ma all’inizio era pratica soprattutto di chi viveva in campagna (da qui, il nome).
Laura Zennaro, mamma tuttofare di Monfalcone ma originaria di Chioggia (Venezia), condivide sul Web l’amore per questo stile da sette anni, grazie ad un Blog che ora è il suo sito (www.lauracountrystyle.com). In questo tempo, in cui ha raccolto più di due milioni di lettori, ha pubblicato tre libri cartacei e un e-Book, in cui si possono trovare moltissime idee che accendono l’inventiva di chiunque.
È oltremodo chiaro che la sua prima occupazione è essere una mamma; Laura infatti ha tre figlie che non smette mai di stimolare nelle sue attività creative e che spesso la aiutano nel realizzare ciò che posta: non solo decorazioni per la casa, ma anche ricette di dolci e quant’altro. Infatti, il sito è molto personale e si può considerare, oltre che una “casa virtuale”, un racconto della sua vita quotidiana.
Prima di iniziare a porle delle domande, Laura mi ha subito avvertita del fatto che bisogna fare attenzione a distinguere bene ogni stile: infatti, oltre al già citato Country, caratterizzato da colori caldi, ci sono Nordico, Shabby Chic, Industrial e Cottage.
Il primo è quello, appunto, tipico del Nord Europa e presenta linee semplici e pulite e il bianco come colore predominante, a compensare il buio che nei paesi scandinavi dura anche 24 ore.
Lo stile Shabby è il “trasandato Chic”, il cui elemento più caratteristico sono i mobili in legno tinti di bianco slavato. Restituire un’anima ai vecchi oggetti è l’obiettivo.
L’industrial è, un po’ come gli altri, uno stile vintage, ma in questo caso gli oggetti erano originariamente dedicati a contesti di lavoro.
Il Cottage è tipico dell’Inghilterra e una delle componenti più riconoscibili è il romantico motivo a rose.
Negli ultimi anni, gli stili di cui abbiamo parlato si sono diffusi molto in Italia. Quale pensi sia la causa?
«Lo stile Nordico ormai si vede ovunque a causa dell’economica multinazionale svedese venditrice di mobili, che si trova in tantissime zone del paese, e anche le decorazioni Shabby si vedono in tanti negozi. Io credo però che non si possa parlare di stile Shabby Chic se si intendono oggetti acquistati “già pronti”: i mobili e le decorazioni devono avere realmente una storia e devono essere rimodernizzati».
Domanda scontata: come ti è venuta l’idea di aprire il tuo sito?
«A quei tempi frequentavo poco il Web, ma mi piaceva leggere i blog di cucito, e ho deciso presto che volevo averne uno anch’io, e l’ho fatto nel momento giusto, perché l’argomento non era ancora diffusissimo e perché pochi avevano un modo così diretto di scrivere e condividere la propria vita. Adesso, ad esempio, è molto più facile e fruttuoso condividere immagini della propria casa sui Social Network, primo fra tutti Instagram. Comunque, non credevo che avrei ricevuto così tante visite, sono state una sorpresa».
Dal tuo blog traspare molto la tua vita impegnativa di mamma di tre figlie. Pensi che sia difficile per una madre sviluppare la propria fantasia?
«Sì, tanto; paradossalmente, ho più difficoltà adesso che le mie figlie sono un po’ cresciute rispetto a quando erano molto piccole. Le ore che le bambine passano a scuola sono tutto il tempo che ho da dedicare a me stessa, che ovviamente non significa solo aggiornare il mio sito».
Nonostante questo, al giorno d’oggi la creatività è messa spesso da parte. Cosa consiglieresti alle altre mamme?
«Secondo me la donna è di base creativa e ognuna si può esprimere in tanti modi che non sono necessariamente artistici, come il cucire, ma anche abbinare i vestiti con gusto, truccarsi bene, cambiare la disposizione dei mobili».
Questi stili di arredamento, in particolare Country e Shabby Chic, fanno spontaneamente amare la propria abitazione e la rendono un posto unico e rilassante. Infatti, come ha detto la poetessa americana Kathleen Norris, “Pace” è l’altro nome di una casa.
Giulia Ambrosini © centoParole Magazine – riproduzione riservata