«Ho praticato tutto ciò che le indicazioni del British Print Council invece proibivano»
Joe Tilson, classe 1928, nasce a Londra e si forma al Royal College of Art della stessa.
Scultore e pittore, riceve il Prix de Rome nel 1955 e qui vi si stabilisce fino al 1957.
É stata inaugurata a Villa Manin di Passariano (Esedra di Levante) il 18 luglio 2014, la mostra in suo nome intitolata : Joe Tilson, Segni & Simboli, che si propone di continuare il percorso della Triennale Europea dell’Incisione all’insegna dei grandi artisti.
L’esposizione curata da Giuseppe Bergamini ed Enzo Di Martino ha come obbiettivo quello di far emergere un percorso antologico-tematico che ponga l’accento sullo sviluppo e l’approfondimento della ricerca dell’artista inglese intorno ai concetti di mito e di simbolo.
Il filone narrativo di questa retrospettiva si srotola partendo dalle opere appartenenti agli anni Sessanta, dal sapore politico e contestatorio, fino a giungere alle più recenti dedicate alla città di Venezia.
La mostra si dirama in diverse stanze che, con le pareti dei più svariati colori, pongono l’attenzione sulle differenze tematiche affrontate in ognuna di queste.
Il visitatore lungo il suo percorso sarà guidato dalle indicazioni, presenti all’ingresso di ambiente, che gli permetteranno di ripercorrere in modo armonioso e omogeneo i diversi interessi nei confronti degli aspetti antropologici con cui l’artista è entrato in contatto lungo la sua carriera : dalle contaminazioni di archetipi e simboli provenienti da varie culture quali civiltà indiane d’America agli aborigeni australiani fino al linguaggio contemporaneo.
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Tilson nei suoi lavori rivendica il diritto di utilizzare qualsiasi tecnica o materiale che favorisca lo sfociare all’interno delle opere la sua espressione e il suo personale mondo immaginativo.
Quella dell’artista è una dimensione che si alimenta in modo libero e disinibito, immergendosi in diverse fonti storiche fino ad arrivare a quelle contemporanee: dalle classiche alle popolari, dagli accadimenti sociali alla mitologia greca fino alle culture orientali e la rappresentazione della natura e dell’alchimia in quell’ unico grande gioco che è la sua arte.
“ Le opere su carta di Joe Tilson esposte in questa trentunesima mostra della triennale europea dell’incisione costituiscono un’ulteriore e significativa dimostrazione delle straordinarie capacità della grafica di interpretare al meglio qualsivoglia movimento d’arte.”
Sarà vero?
Con questo interrogativo invito i lettori a scoprire il vero significato che si cela dietro le opere di Tilson.
Valeria Morterra © centoParole Magazine – riproduzione riservata