Quarta edizione il 18 e 19 luglio per il Festival Gorizia Blue Note, una manifestazione che dal 2011 accompagna il pubblico di appassionati e visitatori alla musica, alle letture e agli eventi correlati nella cornice suggestiva del Parco Basaglia,
A intrattenere e rendere unico l’evento nella sua edizione 2014 sarà Henrik Freischlader, che continuerà la grande tradizione dei nomi più conosciuti del Jazz. Freischlader è un chitarrista tedesco trentenne, un Bluesman notevolmente considerato nella storia del Jazz contemporaneo, poiché negli anni si è dedicato a trecentosessanta gradi alla sua passione per la musica: dal Blues, al Jazz, al Soul, al Funk e al Rock. Freischlader ha affiancato i nomi più grossi del jazz, come Joe Bonamassa, B.B. King, Gary Moore, Peter Green, Johnny Winter e moltissimi altri esponenti del genere musicale. Si esibirà sabato 19 uglio alle 21.30, ma sarà preceduto dal live della Jimi Barbiani Band (ore 20.30), un nuovo progetto questo del friulano Jimi Barbiani, ex chitarrista degli Wind ed artista conosciuto a livello internazionale.
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La manifestazione, organizzata dalla Società Cooperativa Sociale Contea, con il patrocinio del Comune di Gorizia, Fondazione Carigo, Provincia di Gorizia e con la collaborazione del Comune di Moraro e della Società Cooperativa Sociale Aesontius, è a ingresso gratuito e anche quest’anno rappresenta un’opportunità da cogliere per chiunque volesse passare due serate ascoltando buona musica.
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Ma non sarà soltanto il Jazz a intrattenere il pubblico della grande serata: a inaugurare il Festival saranno le performance di Acque di Acqua, manifestazione itinerante di poesia e musica che daranno il loro contributo per una serata all’insegna dell’arte dell’ascolto. Nella prima serata (venerdì 18 luglio), si avrà la possibilità di ascoltare le letture e le riflessioni tratte da “Ballando con Cecilia”, direttamente da Andrea Spicco e Pino Roveredo, di cui quest’ultimo ne è l’autore. La serata avrà seguito con il Jazz di XY Quartet, che fonde due figure artistiche in una musica originale, omogenea e innovativa, dove l’esplorazione di nuove forme compositive si è sviluppata negli anni fino a creare un loro progetto.
La fusione di musica jazz e poesia non è una scelta casuale, bensì nasce da una volontà ben precisa di unire un determinato tipo di ritmo quasi inafferrabile – il Jazz – con la scansione precisa di versi poetici. In questo modo è possibile a tutti partecipare cognitivamente ad un percorso d’ascolto, dove la musica prende posto dentro il nostro muoverci e la poesia rinfresca la nostra mente, regalandoci nuovi pensieri e riflessioni.
Francesca Schillaci © centoParole Magazine – riproduzione riservata
Foto: Roberto Srelz