Magazzino 18 di Simone Cristicchi

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Rossetti Magazzino 18Il tanto atteso spettacolo “Magazzino 18” di Simone Cristicchi e Jan Bernas, con la regia di Antonio Calenda e prodotto da Promo Music – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, debutta il 22 ottobre a Trieste, presso il politeama Rossetti, aprendo così la stagione teatrale 2013-2014.

Lo spettacolo sarà disponibile fino al 27 ottobre.

Il giovane artista Simone Cristicchi, colpito dal periodo storico di Trieste, Istria e Dalmazia legato alla Seconda Guerra Mondiale, ha deciso di riproporlo in un testo teatrale che prende il nome di “Magazzino 18”, un luogo dove gli esuli lasciavano le loro proprietà, con la speranza di rientrarne in possesso, un giorno.

Lo spettacolo si apre con una proiezione che mostra il Porto Vecchio di Trieste, in particolare l’edificio Magazzino 18 (che da’ il titolo all’opera), dove l’archivista Persichetti di Roma, interpretato da Simone Cristicchi, entra con il compito di catalogare tutto ciò che vi è all’ interno. La macchina da presa, così, porta lo sguardo dell’osservatore dentro l’edificio, ormai abbandonato e decadente da più di sessant’anni. Era il deposito dove gli esuli, costretti ad andare in campi profughi o a partire per lunghi viaggi, quasi obbligati, lasciavano i loro averi: fotografie, giochi, mobili, utensili da lavoro… che si possono trovare ancora oggi, in questo magazzino, tutti accatastati. Pian piano la proiezione diventa realtà e sul palcoscenico si vede Simone Cristicchi che interpreta l’archivista, circondato da alcune sedie, mobili e vari oggetti. La scena si divide poi in due e il protagonista passa da un ruolo all’altro: a destra del palco interpreta la parte di Persichetti, che parla con il suo destinatore, spiegandogli che non si tratta di un caso d’archiviazione simile agli altri, bensì di qualcosa di più importante e delicato, mentre a sinistra del palco, Cristicchi racconta la storia di Trieste, della Dalmazia e dell’Istria, partendo dall’8 settembre del 1943, quando la radio italiana divulga il messaggio del maresciallo Badoglio.

Lo spettacolo, toccante e profondo, è in parte recitato e in parte cantato da Cristicchi, accompagnato dai ragazzi del laboratorio Star Ts Lab. Le luci, di Nino Napoletano, la scenografia, di Paolo Giovanazzi, creano un’atmosfera particolare che evoca il senso d’angoscia provato in quegli anni. La FVG Mitteleuropa Orchestra, diretta dal Maestro Valter Sivilotti esegue dal vivo le musiche e le canzoni inedite dello stesso Cristicchi.

di Nadia Pastorcich

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