Big Eyes: la storia di Margaret Keane

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margaret-keane-amy-adams-636-380È da poco uscito nelle sale un nuovo film del regista statunitense Tim Burton che narra la strana storia della pittrice Margaret Keane, che negli anni Cinquanta e Sessanta rivoluzionò l’arte americana con i suoi quadri di bambini con gli occhi grandi; ma in tutto ciò lei rimase nell’ombra, dato che suo marito Walter Keane era ritenuto da tutti il vero autore delle sue opere.

Margaret incontrò Walter dopo aver divorziato dal suo primo marito ed essere andata a San Francisco. In un momento di grande debolezza, quale la disoccupazione a fronte delle spese per il mantenimento di se stessa e della figlia Jane, la donna accettò prematuramente di sposare quell’uomo, che in apparenza sembrava un artista di strada che amava ritrarre i vicoli dell’affascinante quartiere Montmartre di Parigi. Quando le opere dei due coniugi iniziarono ad essere esposte in alcuni locali della città, Walter non esitò nel farsi attribuire anche i dipinti espressionisti della moglie, che per dieci anni continuò a dipingere nell’anonimato e non poteva metter parola riguardo al grandissimo successo della sua arte; il marito l’aveva infatti convinta del fatto che una donna non avrebbe avuto lo stesso riscontro positivo. Quando la sete di successo di Walter raggiunse un livello inaccettabile, Margaret Keane big_eyes-1decise di divorziare e andare alle Hawaii con sua figlia. Nel 1970, dopo essersi risposata, la pittrice dichiarò durante la diretta di un programma radio di Honolulu di essere la vera autrice dei dipinti con i bambini dagli occhi grandi. Lei e Walter, che negò fino all’ultimo, decisero di portare la faccenda in tribunale, dove il giudice ordinò ad entrambi di realizzare un dipinto, per scoprire la verità. Mentre l’ex marito rispose dicendo che ciò era impossibile, dato il suo dolore alla spalla che gli impediva di dipingere, Margaret in 53 minuti completò il suo dipinto, e così la verità delle sue affermazioni venne attestata.

 

La storia cinematografica è raccontata da un narratore esterno, ovvero dal giornalista scandalistico Dick Nolan (interpretato dall’attore Danny Huston). I due protagonisti sono invece, nei panni di Walter Keane, Cristoph Waltz, attore austriaco vincitore di due premi Oscar per Bastardi senza gloria (2009) e Django Unchained (2012), entrambi diretti da Quentin Tarantino, e, nei panni di Margaret Keane, Amy Adams, vincitrice lo scorso anno di un Golden Globe per la sua interpretazione nel film di David O. Russel American Hustle. Nel film compare anche, nel ruolo di un’amica di Margaret, Krysten Ritter, nota soprattutto per la serie televisiva Breaking Bad.

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Il regista Tim Burton è noto per il suo stile fortemente gotico e malinconico, da amante di Edgar Allan Poe, e viene ricordato specialmente per Batman (1989), Edward Mani di Forbice (1990), la produzione del film d’animazione The Nightmare Before Christmas (1993), Ed Wood (1994), Il mistero di Sleepy Hollow (1999), La fabbrica di cioccolato, La sposa cadavere (2005), Sweeney Todd (2007).

Big_Eyes_filmBig Eyes il 10 gennaio potrebbe aggiudicarsi fino a tre premi, durante la cerimonia di assegnazione dei Golden Globes: è infatti nominato nelle categorie miglior attore in un film o commedia musicale, miglior attrice e miglior canzone originale, ovvero quella omonima di Lana del Rey. Tra pochi giorni verranno rese note anche le candidature agli Oscar, e personalmente mi auguro di poter leggere oltre alle nomination sopra citate, anche miglior sceneggiatura non originale.

Giulia Ambrosini © centoParole Magazine – riproduzione riservata

 

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